lunedì 27 febbraio 2012

La pasta brisée a sorpresa

Nello scaffaletto sopra il frigo. O sulla mensola sopra il termosifone. Oppure in una scatola vicino alle bollette. Ogni mamma/nonna/zia ha nella propria cucina, da qualche parte, uno di quei  ricettari anni '70  - magari in raccoglitori a schede!- che mi ricordano tanto la foto qui accanto.
Uno di quei ricettari con quelle ricette che venivano consigliate casomaiticapitassequalcunoacasa.
Che poi non capitava mai ma voi, da bambini, in ogni caso li sfogliavate pensando a quell'unico caso che poteva essere nella vostra vita di future padrone di casa.

E io, infatti, la propongo perché è una di quelle cose facilissime che non costa niente avere in casa -anche nel congelatore- e che da un sacco di soddifazioni con pochissima fatica.
Tra l'altro, con mio grandissimo piacere, insegnerò a farla il prossimo 8 marzo, al primo appuntamento del corso "Dilettanti in cucina" in Cucinoteca, un luogo meraviglioso che ci accoglierà anche per gli eventi di degustazione (segna già in agenda il 13 marzo, tema "Aperitivo in casa", guarda un po' che caso!).

Vediamo come la faccio io, a modo mio.
La brisée è già in sé una cosa banalissima da fare in casa, altro mondo dalla pasta sfoglia che per carità non credo proverò mai nella vita, lo confesso.
In più, vi svelo un segreto, la pasta brisée è perfetta per fare le quiche, al contrario della pasta sfoglia. La pasta sfoglia, infatti, è fatta per crescere in volume, essendo fatta di strati di farina alternati a strati di grasso (burro o margarina): se ci mettiamo un impasto umido come nel caso della torta salata, non crescerà mai e sul fondo resterà anche un po' cruda, compromettendo il sapore e la salubrità del piatto. Con la pasta brisée ci si puà in ogni caso sbizzarrire con le torte salate svuotafrigo ma con un impasto più adatto e ugualmente saporito - te credo con tutto quel burro!
Ma perché con il parmigiano? E qui viene il bello, perché con il parmigiano assume una sua dignità anche senza essere necessariamente lo scrigno di una torta salata.
Fatta a quadratini/margherite/barchette/losanghe e più o meno decorata con semini vari o con ripieni cremosi, è un perfetto appetizer da cacciare fuori agli amici affamati mentre si è ancora in cucina ad armeggiare.
Oppure, lo stesso impasto va benissimo anche come pasta per racchiudere non solo una torta salata ma anche uno strudel salato ad esempio

Allora, servono:

400 g di farina
200 g di burro
70 g di parmigiano reggiano
50 g di acqua molto fredda
una presa di sale
un uovo per spennellare
semi di papavero, sesamo, mandorle a filetti/scaglie (se fate salatini)

Fare la fontana con la farina setacciata e unirvi il parmigiano gratuggiato finemente e il sale.
Tagliare il burro a pezzetti, leggermente ammorbidito fuori dal frigo. Unirlo alla farina velocemente (non si deve scaldare molto con il calore delle mani) creando come delle briciole e unire lentamente l'acqua fredda: non è detto che serva tutta, potrebbe essere sufficiente anche meno della quantità indicata, dipende dal grado di umidità della farina. A Milano, mi hanno spiegato, c'è sempre molta umidità quindi anche la farina contiene di suo più acqua e bisogna considerarlo nelle preparazioni di impasti.
Ok, una volta creato un impasto liscio ed abbastanza elastico (lavoratelo poco mi raccomando), formare un panetto, ricoprirlo con la pellicola alimentare e riporlo in frigo per almeno mezz'ora.
L'impasto è già pronto per l'uso. Ora potete:

- congelarlo così com'è in un sacchettino: per riutilizzarlo basterà tirarlo fuori dal congelatore la sera prima o usare il microonde a potenza minima o con la funziona scongelamento.
- metterlo in frigo per usarlo nel corso della settimana: dura, appunto, una settimana se volete usarlo in più momenti
- ricavarne la base per una quiche: se la volete fare "chiusa", potete stendere la pasta molto sottile così da assicurarvi che la torta cuocia bene. Se la volete fare "aperta", fate la cottura così detta in bianco, ovvero bucherellando il fondo della tortiera e cucinando l'impasto ricoperto di ceci o fagioli così da impedirgli di prendere volume o creare bolle. (In commercio esistono anche delle palline di ceramica apposite che un giorno saranno mie!)
- ricavarne salatini o barchette per appetizer piccolini: per i salatini si può spennellare con un po' d'uovo la superficie dei salatini e decorarli con i semi che più piacciono. In alternativa si può usare la pasta per fare delle mini barchette da riempire, con crescenza montata con olio evo, spuma di prosciutto, mousse di tonno e decorare con olive tritate, capperi, buccia di limone ecc ecc...Oppure, ancora, si possono fare delle quiche monoporzione come antipasto: basta fare un uovo+latte/panna e unirvi una verdura cotta o dei formaggi, come ripieno. In questo caso non credo serva la cottura in bianco.
Tutto quello che si ha nel frigo può assumere un aspetto gradevole se finisce in una mini quiche con questa pasta brisée!

La mia prossima sperimentazione prevede di testare l'uso dell'impasto già disteso in forma tonda e con la carta forno a contenerlo da mettere in congelatore e usare all'occorrenza, proprio come quella del supermercato.

Stessa idea del congelatore per dei salatini già tondi e con i semini, pronti da buttare nel forno: in questo caso si possono fare davvero all'ultimo minuto!

Ma questi amici, non arrivano mai a casa a sorpresa???

:)

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